Chiesa di Teolo, necessario un tavolo di discussione

Santa Giustina, la chiesa di Teolo

È di alcuni mesi fa la notizia che la Chiesa di Teolo capoluogo è stata giudicata inagibile per l'aggravarsi di alcune crepe nella parte posteriore.
È anche noto da alcuni anni che il sito è lambito da un movimento franoso. Si ritiene che questo movimento coinvolga più proprietà in un'area ben più vasta di quella su cui insiste il fabbricato destinato al culto.
 
Ora, se è pur vero che il Comune non ha competenza su aree private è altrettanto vero che qui appare una criticità vasta. Questa frana merita di essere attenzionata anche dagli enti.
È doveroso che l'Amministrazione promuova un tavolo ove riunire in conferenza di servizi Regione (Ente Parco), Provincia, Comune, Diocesi e i proprietari dei fondi che si presume siano coinvolti per dettare modalità e tempi di intervento.
 
Fino ad ora, seppure tutti informati dal parroco, gli unici ad aver dimostrato un minimo interessamento sono stati il Comune e la Diocesi. Sì, ma, proceduralmente cosa è opportuno fare?
Come primo passo si devono definire i termini della questione per definire le competenze. Quindi ritengo che l'Amministrazione possa utilizzare il fondo dell'8 per mille, come contributo, per i lavori di messa in pristino dell'immobile destinato al culto.
 
Il problema è complesso. Mi sembra tuttavia che la procedura per l'avvio di una soluzione sia semplice. Le polemiche non risolvono ma accentuano i problemi. Bisogna governare i processi per non diventarne vittima.

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